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3° Premio di Laurea “Irma Battistuzzi”

La borsa di studio in memoria di Irma Battistuzzi permette ad un neolaureato in Ostetrica dell’Università degli Studi di Padova di svolgere un periodo di tirocinio post laurea in Africa, in uno degli ospedali in cui opera Medici con l’Africa Cuamm.

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    La borsa di studio in memoria di Irma Battistuzzi permette ad un neolaureato in Ostetrica dell’Università degli Studi di Padova di svolgere un periodo di tirocinio post laurea in Africa, in uno degli ospedali in cui opera Medici con l’Africa Cuamm.

    Grazie alla generosità della famiglia Benedetti, sarà finanziata la terza borsa di studio in memoria di Irma Battistuzzi per permettere ad un neolaureato in Ostetrica dell’Università degli Studi di Padova di svolgere un periodo di tirocinio post laurea in Africa, in uno degli ospedali in cui opera Medici con l’Africa Cuamm.

    Il premio di studio è stato istituito per ricordare Irma Battistuzzi, diplomata alla Scuola di Ostetricia dell’Università di Padova il 15 giugno 1940, che nel suo lavoro di ostetrica si distinse per la grande saggezzagenerosità e vicinanza agli altri con profondo rispetto e continua gratitudine di fronte al miracolo della vita e della nascita.

    La borsa di studio è riservata ai candidati che sono in possesso della laurea in Ostetricia conseguita presso l’Università degli Studi di Padova nell’anno accademico 2018/2019, che desiderino aumentare le proprie conoscenze e competenze professionali operando in ambienti con risorse limitate, acquisendo così un bagaglio di esperienze utili sia all’interno di un reparto ospedaliero italiano o europeo, sia nel caso di scelta personale di svolgere la propria attività professionale nel settore della cooperazione internazionale.

    C’è tempo fino all’11 dicembre per presentare la domanda di partecipazione.

    Il bando è consultabile sul sito dell’Università degli Studi di Padova.

    Lo scorso anno, la borsa è stata vinta da Elisa Cavallarin che ha trascorso il suo tirocinio presso l’ospedale di Tosamaganga in Tanzania che ricorda così l’esperienza:

    Nei miei 2 mesi a Tosamaganga ho avuto modo di imparare e destreggiarmi in diverse situazioni, a mettere in pratica quello che avevo imparato e, allo stesso tempo, ad acquisire conoscenze nuove in un contesto che offre ogni giorno una sfida diversa.

    La realtà di un ospedale africano è diversa dalla nostra: le priorità principali sono le stesse, ma quello che ci gravita attorno, le possibilità, i mezzi, le risorse, sono più complessi e spesso insufficienti. Per alcune cose lo sforzo sembra sempre essere doppio. Non basta un foglio per riuscire a raccontare tutto quello che porto nel cuore e nella mente di questi due mesi che mi hanno cambiata e stimolata. Ho cercato di assorbire il più possibile e farne tesoro, a volte nei giorni tristi torno con la mente a quei momenti e tutto sembra farsi più chiaro: l’Africa possiede un incanto particolare, ha un fascino che non è facile cogliere, è una bellezza ruvida che risiede in valori essenziali. Spesso nella nostra realtà quotidiana tendiamo a dare per scontato molte cose.

    In Africa, invece, ci si rende conto di quanto siano preziose, tutto acquista un significato diverso. Non smetterò di ringraziare chi mi ha dato l’opportunità di aprire gli occhi vivendo un’esperienza così totalizzante e forte”.

    Il primo anno la borsa è stata vinta da Martina Mezzaro che ha trascorso il suo tirocinio presso l’ospedale di Matany in Uganda. Leggi la sua testimonianza qui

    Medici con l’Africa Cuamm ringrazia sinceramente la famiglia Bendetti per la generosità e per aver scelto di attivare le borse di studio con la nostra organizzazione e l’Università degli Studi di Padova con l’Associazione Alumni per la collaborazione.